Capire i fattori predominanti che influenzano il ReTweet da parte di un utente è molto importante per creare tweet ad alto coinvolgimento. Dan Zarrella ha realizzato uno studio basato su di un gruppo di utenti che varia dai 400.000 mila tweet (per le immagini) ad oltre 1,2 milioni di tweet (per hashtag e citazioni) selezionati in modo casuale. La sua ricerca dimostra come l’utilizzo di hashtag, citazioni, immagini e persino il numero di caratteri possano aumentare il numero di RT.
L’utilizzo di quote e di hashtag influisce molto nella propagazione di un tweet attraverso il ReTweet. I tweet che contengono uno o più hashtag hanno il 55% di probabilità in più di essere retwittati rispetto a quelli che non hanno alcun hashtag.
Può essere utile inserire più hashtag nel corpo del tweet per essere certi di avere un RT ? Non credo, dal mio punto di vista Zarrella si riferisce al fatto che un tweet con uno o più hashtag specifici al contesto ha più probabilità di essere retwittato rispetto ad un tweet senza # o con hashtag non pertinenti.
L’altro fattore che incide positivamente prevede l’utilizzo di citazioni (quote). I tweet contenenti citazioni hanno il 30% in più di probabilità di essere retwittati rispetto a quelli che non ne contengono. La citazione è forse un modo più personale di fare RT, per condividerlo con gli altri utenti e allo stesso tempo commentarlo con l’autore.
Nel caso delle immagini vengono comparati i quattro maggiori metodi di caricamento: tramite Twitpic, con l’upload di Twitter (pic.twitter.com), con link all’immagine di Facebook (fbcdn) e via Instragram. I tweet caricati tramite l’uploader di Twitter hanno quasi il doppio della probabilità di essere retwittati rispetto agli altri metodi, mentre l’uso di Twitpic aumenta le probabilità del 60%. Le immagini postate tramite link a Facebook o Instagram hanno meno probabilità di ricevere un RT.
Nel caso in cui l’immagine postata sia ospitata al di fuori della piattaforma di Twitter l’utente è costretto a lasciare il social network per vederla, ed è questo, a parer mio, che frena ad interagire con il tweet. Supponendo che prima di fare RT un utente guardi l’immagine postata. La ricerca dimostra che le immagini ospitate su Instagram hanno il 42% in meno di possibilità di ricevere un RT, e nel caso di Facebook si arriva al 47% di probabilità in meno.
Sempre all’interno della sua ricerca Zarrella ha riscontrato che la lunghezza dei caratteri può influenzare il ReTweet. La sua analisi ha evidenziato che un tweet fra i 100 e i 115 caratteri ha il 34% in più di probabilità di essere retwittato rispetto ad uno più lungo.
In questo caso i dati si basano su 1,4 milioni di tweet, selezionati sempre in modo casuale, da 1,2 milioni di account diversi.
Se il contenuto non è di qualità un buon uso di hashtag difficilmente potrà portare ad un elevato numero di RT, così come la qualità dell’immagine. Continua a valere la regola per la quale se non si ha niente da dire è meglio non postare nulla, il mix perfetto di questi fattori non necessariamente porteranno ad un elevato numero di RT.
Ecco i riferimenti allo studio realizzato da Zarrella:
Dati sull’uso di quote e hashtag
Dati sull’uso delle immagini
Dati sulla lunghezza dei tweet
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