Il sistema pubblicitario di Twitter si chiama “Twitter for business”, è stato lanciato nella primavera del 2010 e offre tre differenti prodotti di investimento: i “Promoted Tweets”, i “Promoted Trends” e i “Promoted Accounts”.
Creare un prodotto Promoted è relativamente facile e richiede poco tempo, inoltre Twitter mette a disposizione un tool di advertiser analytics tramite il quale è possibile visualizzare l’andamento della propria campagna, con particolare attenzione per: impressions, retweets, clicks, replies, e follows (per i Promoted Accounts), il tutto in tempo reale.
Una volta inseriti tutti i paramentri la campagna dovrà essere approvata dallo staff di Twitter, non è ancora disponibile un servizio di self-service come su Facebook. Questo è sicuramente uno dei limiti dell’advertising su Twitter.
I paesi presenti di default come scelta sono Stati Uniti e Gran Bretagna (a breve potrebbe essere aggiunto il Giappone), tutti gli altri rientrano nella categoria Other. Questo fa capire come l’attenzione alla pubblicità sia al momento concentrata su questi due paesi, ma le grandi società che utilizzano l’advertising di Twitter lo fanno su grande scala, come la Nissan che ha promosso il suo trend #IWouldTrade per la nuova macchina ibrida anche in Italia.
I Promoted Tweets permettono di raggiungere utenti che non seguono il proprio account; sono dei tweets regolari amplificati per raggiungere un pubblico più ampio, l’azienda paga per essere in cima alle ricerche.
Il meccanismo è semplice, il tweet viene etichettato come “promoted” e compare in cima alle ricerche per delle determinate parole chiave, ma essendo anche un vero e proprio tweet normale compare anche nella timeline dei propri followers; è possibile inoltre interagire con questi tweets promossi proprio come con i tweets tradizionali. Il tweet promosso uscirà nei risultati di ricerca quando un utente cercherà una delle parole chiave inserite nel tweet.
I Promoted Tweets sono venduti sulla base di un Cost per Engagement (CPE): il cliente paga solo se gli utenti compiono un’azione, fanno un retweet, una reply, cliccano sul link o lo inseriscono nei preferiti. Proprio come i tweet normali, quelli più penetranti sono quelli che riescono a coinvolgere l’utente, che consentono una conversazione e sono predisposti alla condivisione.
Utilizzare questo oggetto di promozione è l’ideale per chi vuole:
Sul sito di microblogging sono sempre presenti i 10 trends del momento, ovvero gli argomenti più popolari, e “Promoted Trend” è uno strumento che permette di inserirsi, a pagamento, nella top ten dei trends. Si possono avere 10 trend o 9 + 1 (promoted) trend, che non è detto compaia sempre in cima alla lista. Tramite questo posizionamento, la tendenza promossa ottiene una massiccia esposizione, occupando una posizione ideale per far partire e instaurare una conversazione. I Promoted Trend sono stati lanciati nel giugno del 2010 e i primi visti sono stati relativi a film di imminente uscita, promossi dunque per instaurare una conversazione e per promuovere l’interesse, cercando anche di suscitare curiosità. Questo sistema permette un’ampia visibilità, e raggiunge tutte le persone, sia quelle che fanno parte del target che quelle estranee (o che ancora non vi fanno parte). Tuttavia se l’argomento non suscita interesse il Promoted Trend non rimarrà a lungo nella top ten.
Questo servizio è molto utile per:
Come per i Promoted Tweets, anche questo servizio è ancora in versione beta (o almeno così lascia intendere l’azienda) e non ancora utilizzabile da parte di tutte le aziende. Entrambi i prodotti, dopo una valutazione iniziale, sono disponibili anche tramite i client TweetDeck e HootSuite.
La Nissan ha usato questo strumento per promuovere la sua nuova macchina ibrida, la Leaf, durante il North American International Auto Show di Detroit. Joshua Clifton, Social media manager della Nissa, ha rivelato che la campagna, durata 24 ore, ha generato molto interesse fra gli utenti, più delle aspettative, e sono stati registrati molti click sul relativo link, reply e retweet.
I Promoted Accounts sono costruiti per far ottenere visibilità e permettere di guadagnare nuovi followers, sia che si tratti di un nuovo prodotto, che di un evento, o anche per espandere semplicemente la propria presenza. Un follower è un utente/cliente molto importante per un’azienda, perché è lui stesso che clicca sul pulsante e sceglie di seguirvi, di vedere i vostri tweet sulla propria timeline. Attualmente i Promoted account sono inseriti con il target “promoted” fra i suggerimenti dei “who to follow”. Questa forma di advertising è utile per acquisire clienti prima del lancio di un nuovo prodotto o prima di un evento.
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[…] anche per noi utenti italiani: sto parlando dei Promoted Tweets in timeline! Fin’ora i Promoted Tweets permettevano di raggiungere utenti che non seguono il proprio account tramite dei tweets regolari […]
[…] sistema pubblicitario è stato lanciato per la prima volta nella primavera del 2010, e offre tre differenti prodotti di investimento, l’inserimento di questa novità non deve stupire poiché è già adottata da Google e […]
[…] entra nel mondo del business vero e proprio e lo fa copiando Twitter. Vi ricordano qualcosa i prodotti Promoted? Alla base dell’annuncio di oggi c’è il lancio nei giorni scorsi dei local updates e […]