Twitter lancia l’autoplay dei video e un nuovo standard per la misurazione dell’effettiva visualizzazione di video nativi, gif e Vine su Twitter. Al momento sembrano esclusi i live condivisi da Periscope. Da oggi questi contenuti si riprodurranno in automatico in timeline, proprio come avviene ad esempio su Facebook e Instagram.
Il contenuto video si avvierà automaticamente senza audio, per attivarlo l’utente dovrà cliccare sul contenuto per vederlo a schermo intero e con l’audio attivo. L’autoplay non è tutto poiché per dare maggior risalto ai contenuti video questi appariranno in timeline con un formato più largo, un modo per coinvolgere maggiormente l’utente.
I test condotti da Twitter sull’autoplay hanno rivelato che le persone interagiscono con più frequenza con i video in questo nuovo formato e i brand e gli editori hanno rilevato un incremento dei tassi di visualizzazione. Tutto questo si traduce in un minore cost-per-view per gli inserzionisti e un maggiore ricordo del video da parte dei consumatori.
Nello specifico i test hanno decretato che:
L’obiettivo è quello di far visualizzare più video e di farne caricare di più. In questo ambito la battaglia con Facebook è lontanta dall’essere competitiva, per numeri prima ancora che per funzionalità. La base di Twitter è buona, Vine e Periscope lo dimostrano, bisogna che sfruttino bene le funzioni a disposizione e in breve tempo per avere una sana concorrenza.
Questa nuova funzionalità è già disponibile per iOs e per la versione desktop di Twitter, a breve arriverà anche su Android.
Insieme all’autoplay Twitter ha lanciato anche un nuovo standard per la misurare l’effettiva visualizzazione dei video. A partire da oggi, una visualizzazione video su Twitter sarà addebitata all’inserzionista solo nel momento in cui il video sarà visibile al 100% nel dispositivo dell’utente e sarà fruito per almeno 3 secondi.
Se un video non viene visualizzato al 100% non sarà addebitato nulla all’inserzionista! In altre parole, l’utente deve vedere il video a schermo interno per 3 secondi prima che all’inserzionista venga addebitato un costo!
Come sistema di verifica da dare agli inserzionisti per essere certi che il loro messaggio raggiunga lo spettatore giusto e con il giusto messaggio Twitter sta stringendo una partnership con Nielsen e con Moat per fornire una verifica di terza parte sulle metriche delle campagne Promoted Video. La parola d’ordine è trasparenza!
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