Come proteggere la privacy del proprio profilo su LinkedIn

Come proteggere la privacy del proprio profilo su LinkedIn

LinkedIn Centro per la Sicurezza

Per alcuni la privacy su LinkedIn può passare in secondo piano essendo un social network professionale ma per altri alcune situazioni possono diventare scomode o fastidiose. Cerchiamo di capire se abbiamo abbastanza strumenti a disposizione per proteggere il nostro profilo e come fare.

Il primo passo è scoprire il Centro di Sicurezza, suddiviso in Centro per la famiglia, che descrive come adolescenti ed educatori possono utilizzare LinkedIn in modo sicuro, Privacy e Identità per proteggere il proprio account e la propria identità, e la parte dei Suggerimenti per difendersi da tentativi di phishing, malware e spam.

LinkedIn Centro per la Sicurezza

Il principale aspetto di LinkedIn che deve far riflettere è quello che riguarda le informazioni che gli altri utenti possono vedere su di noi. Lato privacy il più grande limite è il fatto di non poter bloccare nessun utente, come ad esempio avviene facilmente su Facebook, Twitter o Foursquare. L’altro problema è il fatto di non poter segnalare spam o stalking, se non tramite una procedura troppo complessa per l’utente medio. Al momento l’unico modo è inoltrare una domanda tramite questo modulo e attendere che lo staff prenda in esame la richiesta. Decisamente troppo complicato per un social network con più di 225 milioni di utenti!

Un modo per proteggersi è quello di aumentare il livello di privacy, lo possiamo fare andando a modificare il profilo pubblico in modo da rendere visibili alle persone che non hanno effettuato l’accesso a LinkedIn solo le informazioni che vogliamo. In questo modo possiamo, ad esempio, far visualizzare solo la posizione lavorativa attuale, decidere se rendere visibile il sommario, i progetti e le competenze, e tutte le altre sezioni che vanno a comporre il proprio profilo personale.

Disattivare la diffusione della propria attività sul social network può essere invece un modo per aggiornare il proprio profilo senza avere continue visite da collegamenti troppo curiosi, o semplicemente per trovare lavoro senza farlo sapere al tuo capo! Comprende modifiche, segnalazioni e follow. Il feed dell’attività mostra tutte le azioni che sono state eseguite su LinkedIn e può essere impostato in modo da essere pubblico, visibile solo ai collegamenti e alla propria rete, o privato. Impostando il feed su “solo io” avremo la certezza di essere gli unici a vedere questo tipo di informazioni, o in alternativa è possibile optare per “collegamenti” in modo da condividere le informazioni solo con essi, e non anche con tutte le reti con le quali siamo collegati.

Gestione della privacy in quattro mosse

I quattro punti chiave sui quali puntare sono:

  • Attivare o disattivare la diffusione della propria attività;
  • Selezionare le informazioni che gli altri vedono quando visualizziamo il loro profilo, possiamo mostrare nome e cognome o restare completamente anonimi;
  • Decidere chi può vedere le nostre connessioni, ad esempio tutti, solo le connessioni di primo grado o nessuno;
  • Cambiare la foto profilo e la visibilità del nome, rendendoli disponibili solo alle connessioni, alle proprie reti o a nessuno.

Tutte queste opzioni le troviamo sotto la voce “Privacy e Impostazioni” raggiungibile tramite la barra in alto cliccando sull’icona con la nostra immagine.

Diverse altre impostazioni vanno a comporre la sezione della privacy su LinkedIn ma essendo un social network, e a maggior ragione professionale, non ha senso nascondere la propria identità, conviene solo proteggerla. Tralasciamo la parte sul trattamento dei dati personali trattati adeguatamente e tradotti anche in italiano.

[UPDATE]

A fine Febbraio 2014 LinkedIn potenzia la privacy risolvendo i due principali problemi legati alla gestione degli utenti. La novità più importante è la possibilità di bloccare gli altri utenti, impedendo ad entrambi di vedere i reciproci profili. L’altra novità riguarda la segnalazione di problemi o abusi che potranno essere fatte tramite il menù a tendina all’interno del profilo utente interessato. Con questo update viene limitato lo spam e viene facilitata la comunicazione tra l’utente e lo staff del social network. Tutti gli approfondimenti nel link postato poco sopra.

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diegofrancesco
diegofrancesco
Blogger, Web Consultant, Social Media and SEO/SEM Specialist. Google Partner per AdWords e Analytics. Creatore del Bologna city badge su Foursquare. Sviluppo siti web responsive ed e-commerce in Prestashop.

1 Comment

  1. […] mesi fa scrissi un post proprio sulla gestione della privacy su LinkedIn e le problematiche principali derivavano dalla impossibilità di segnalare un utente in modo […]

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